lunedì 17 marzo 2008

Non uccidiamo gli agnelli a Pasqua

L'associazione animalista ACA vuole sensibilizzare ognuno di noi contro la tradizione di mangiare capretti a Pasqua. Ammazzare giovani agnellini e caprettini è un'usanza crudele e poco adatta al valore religioso della Pasqua. L'ACA denuncia le barbarie inferte a questi animali. Gli agnelli di appena un mese, dopo essere stati strappati alle loro madri e trasportati dentro Tir sudici, giungono nei macelli, dove vengono immobilizzati, storditi, appesi ancora vivi ad un gancio e lasciati morire per dissanguamento. Inoltre, prima di essere appesi, sentono l'odore del sangue e le urla di terrore dei loro compagni. Tutto questo perchè? Perchè a molti di noi piace mangiarli! Non potrebbe esistere motivo più futile per sottoporre questi cuccioli a tanta sofferenza e infine alla morte. Ogni anno a Pasqua vengono uccisi più di 900.000 agnelli, capre, pecore e capretti. Sono animali che provengono dai paesi dell'est, trasportati in condizioni igieniche disastrose e senza essere sottoposti a controlli arrivano nelle nostre tavole. Carissimi, vi esorto a non mangiare capretti e agnelli nè a Pasqua nè in qualsiasi altro momento dell'anno. Pensate solo se i nostri figli fossero il banchetto di Natale di qualche razza animale superiore alla nostra!

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